La ricerca scientifica ha identificato l’inattività fisica come causa di numerose patologie e come importante fattore di rischio per la mortalità, esprimendo implicitamente una sollecitazione all’attività fisica.
A conferma di ciò, dall’altro canto, gli effetti positivi di una regolare attività fisica sono noti:
la riduzione del rischio di sviluppare e controllare patologie metaboliche (come il diabete di tipo II[1,2,3]), dislipidemie[4,5]; così come la riduzione del rischio per le malattie cardiovascolari [5] e per il tumore al colon e alla mammella [6,7,15] e quindi, per l’allungamento della vita media.
I dati della ricerca sull’importanza dell’attività fisica, condivisi dall’OMS nel mandato di promozione dell’attività fisica per la prevenzione delle malattie non trasmissibili, evidenziano la necessità di sviluppare raccomandazioni globali che analizzino le connessioni tra la frequenza, la durata, l’intensità, il tipo e la quantità totale di attività fisica necessaria per la prevenzione delle malattie non trasmissibili e il sostegno della sanità pubblica.[8]
Le Linee Guida, sugli stili di vita comprendono infatti tra i suggerimenti una regolare attività fisica [9,10]
Recente è la proposta della Regione Lombardia che lo sport venga prescritto nella ricetta medica.
L’ingresso nel “mondo sportivo” (che comprende lo sport agonistico e quello non-agonistico) è (o quanto meno, dovrebbe) essere sancito alla visita di idoneità sportiva.
L’indagine presentata nel settembre del 2015, dalla FMSI (FEDERAZIONE MEDICO SPORTIVA ITALIANA-Federazione medica del CONI), in occasione della visita di idoneità sportiva ha rilevato 23mila sportivi in Italia.
“La valutazione e certificazione di idoneità sportiva rappresentano il primo e unico screening, in chiave di prevenzione della salute, della nostra popolazione essendo venuta meno la visita scolastica e quella di leva” afferma Maurizio Casasco, Presidente FMSI.
“Oltre 3600 atleti, sui 23mila analizzati (cioè il 16 percento), hanno riscontrato un ECG anomalo durante la valutazione e certificazione di idoneità sportiva: da piccole alterazioni fino alla morte cardiaca improvvisa”. [13]
E dopo?
Bibliografia:
[1] G. Corigliano. In attività contro il diabete. Prevenzione e trattamento del diabete mellito non insulino-dipendente mediante esercizio fisico aerobico. Sport e Medicina 1: 22-25, 2001.s
[2] Physical Activity And Health A Report of the Surgeon General U.S. DEPARTMENT OF HEALTH AND HUMAN SERVICES Centers for Disease Control and Prevention National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion The President’s Council on Physical Fitness and Sports
[3] Diabetes Prevention Program Research Group Reduction in the incidence of type 2 diabetes with lifestyle intervention or metformin. N.Engl J Med 346: 393-403, 2002.
[4] C. McNeal, P:P: Toth, DP Wilson Hot topics in primary care: familial hypercholesterolemia in youth. J. Fam. Pract.64 (12 suppl): S22-30, 2015
[5] F.Katsukawa. FITT principle of exercise in the menagment of lifestyle-related diseases. Clin Calcium 26(3): 447-51, 2016.
[6] D. Lemanne, B. Cassileth, J. Gubili. The role of physical activity in cancer prevention, treatment, recovery, and survivorship. Oncology 27(6): 580-5, 2013
[7] CM Dieli-Conwright, K Lee, JL Kiwata Reducing the risk of breast cancer recurrence: an evaluation of the effects and mechanism of diet and exercise. Curr Brast Cancer Rep 8(3): 139-150. 2016.
[8] ACSM(American College of Sports Medicine) – Position Stand. Medicine and Science in Sports and Exercise 2011
[9] AC Furmaniak, M Menig. MH Markers. Exercise for women receing adjuvant therapy for breast cancer. Cochrane Database Syst Rev 21; 9: CD005001, 2016
[10] Linee Guida American Diabetes Association
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